Untitled, 2020
Installation view
Ph. Amedeo Benestante
Eugenio Tibaldi (1977, Alba), artista da sempre attratto dalle dinamiche delle aree marginali, per un lungo periodo ha scelto di vivere e lavorare a Napoli. Seguendo una pratica che è diventata metodo, il lavoro di Tibaldi si struttura attraverso i meccanismi e le dinamiche di luoghi specifici, quasi sempre spazi marginali, per cercare di riflettere su una condizione ricorrente che si riscontra ovunque nelle comunità umane che si sottraggono alle logiche della cultura consumistica occidentale.
Tra le sue mostre personali: ATOPOS, The Drawing Hall, Bergamo (2023); Temporary Landscape, Erbari, Mappe, Diari, a cura di Marco Scotini, PAV – Parco d’Arte Vivente, Torino (2022); Architetture dell’isolamento, a cura di Angel Moya Garcia, Tenuta dello Scompiglio, Capannori, Lucca (2022); Anthropogenic Connection, a cura di Adriana Rispoli e Meskerem Assegued, Zoma Museum, Addis Abeba (2020); Notturno con figura. Primo corollario sulla vibrazione, a cura di Lucrezia Longobardi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2020); Questione d’appartenenza, Museo MADRE, Napoli (2019) e Project Room, a cura di Adriana Rispoli ed Eugenio Viola, Museo MADRE, Napoli (2010).
Ha partecipato a importanti mostre d’arte internazionali tra cui: PANORAMA – Monopoli, mostra diffusa a cura di Vincenzo De Bellis (2022); Cautionary Environment, Cuba Pavillon 58. Biennale di Venezia (2019); The Street. Where the World Is Made, a cura di Hou Hanru, Museo MAXXI, Roma (2018); Per_forming #4, a cura di Alessandro Rabottini ed Eugenio Viola, Museo MADRE, Napoli (2015).