ANDREA
BOLOGNINO
Batigrafia
dalla serie
Cecità, accecamento, oltraggio
2022
Tecnica mista su carta
Dimensioni varie

I quattro disegni sono parte della serie Cecità, accecamento, oltraggio, nata dal dialogo tra l’artista e la Parabola dei ciechi (1568) di Pieter Brueghel il Vecchio. Ne derivano tre temi che Bolognino ha riunito sotto una più ampia riflessione sul rapporto tra arte e scienza: la simulazione della rappresentazione scientifica, con l’inserimento di schemi e grafici, la simulazione del disturbo della visione, attraverso un disegno abbreviato e oscuro, l’ipervisione, effetto degli sviluppi tecnologici contemporanei.

ALESSIA VOLPE X
ANDREA BOLOGNINO

L’interdipendenza estetica e tecnica tra la pratica del disegno e lo strumento della visione costituisce il fulcro della ricerca artistica di Andrea Bolognino. La serie di quattro disegni — intitolata Batigrafia e parte della più ampia serie Cecità, accecamento, oltraggio (2021) — è creata in occasione della mostra personale di Bolognino presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte e in dialogo con uno dei capolavori della collezione: la Parabola dei ciechi (1568) di Pieter Brueghel il Vecchio. Realizzata su carta a matita, carboncino, pastello, acquerello e acrilico, l’opera suggerisce una riflessione sul rapporto tra rappresentazione artistica e conoscenze scientifiche: nell’era della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale i nostri corpi — e i nostri occhi — oscillano tra visioni veritiere e immaginarie, costantemente imparando — e disimparando — a muoversi in questa trasformazione.

Come in un gabinetto dei disegni contemporaneo, le creazioni di Andrea presentano linee e forme sospese all’incrocio del tempo e dello spazio, appartenenti tanto alla preziosità della figurazione fiamminga quanto alla freddezza della grafica computerizzata, in un tentativo di democratizzazione estetica dove nulla è più rilevante o più degno, e tutto contribuisce alla definizione del paesaggio contemporaneo.

Formatosi tra l’Accademia di Belle Arti di Napoli e la Künsthochschule Weissensee di Berlino, Andrea Bolognino (Napoli, 1991) ha da sempre manifestato un interesse per l’intersezione di forme espressive differenti come dimostra l’ideazione collettiva del progetto La Digestion (2016 – 2019), festival di musica sperimentale e le ripetute collaborazioni con il coreografo Adriano Bolognino, per il quale ha realizzato scenografie e costumi in occasione della Biennale di Venezia (2020) e dell’inaugurazione della mostra Tauromachia – La lotta del doppio presso il MANN di Napoli (2023).
Nel 2022 ha inaugurato la sua prima mostra personale Cecità, accecamento, oltraggio presso il Museo di Capodimonte nell’ambito del progetto Incontri Sensibili. Nel 2023 ha presentato presso la galleria ACAPPELLA la mostra I Giganti, nata dall’interazione con il poeta contemporaneo Nico Bleutge.
Nel corso della sua attività artistica ha preso parte a diverse mostre collettive nazionali e internazionali. Nella sua ricerca Bolognino elabora materia e dati in un’informazione visiva satura, alimentata con archivi digitali infiniti di ulteriori immagini.
La sua pratica artistica si concentra sull’esplorazione di una percezione visiva alterata che oscilla tra il recupero di sguardi perduti e l’ampliamento tecnologico della vista.
L’artista mette costantemente in discussione le possibilità di comprensione della rappresentazione cercando relazioni che rifiutano o determinano la creazione di uno sguardo “altro”.