GIULIA
PISCITELLI
Compianto sul Cristo morto
2023
Foglia d’oro su stampa su carta 100% cotone Photo Rag
86 x 100 cm

L’opera è la riproduzione anastatica di una mappa nautica dal libro Della nuova, grande e illuminante face del mare (N.J. Vooght, 1695) con applicazione di foglia d’oro in forma di dodici aureole.
Le aureole sono trasposte su mappa in proporzione del dipinto Compianto sul Cristo morto, opera del Maestro di Figline (1330 c.a) attualmente conservato all’Harvard Art Museums di Cambridge.
Il lavoro è frutto di una ricerca sulla connessione tra superficie terrestre e cielo e tra proporzione reale e proporzione divina: la prima è fornita dalla scala di riduzione della mappa geografica, usata come supporto dell’opera, la seconda dalla trasposizione su di essa delle aureole del Compianto sul Cristo morto, sottraendone l’elemento umano.
L’opera innesca un viaggio nello spettatore ed è un medium per ridurre le distanze, orizzontali, tra i luoghi rappresentati nella mappa geografica e verticali, tra la terra e il cielo.

EUGENIO VIOLA X
GIULIA PISCITELLI

La ricerca di Giulia Piscitelli (Napoli, 1965) identifica strategie precarie finalizzate al recupero delle emozioni, alla percezione e allaccettazione della fragilità, della diversità e delleffimero, alla rivalutazione di cose e gesti minimi, alla valorizzazione del periferico, del marginale, di ciò che a prima vista può sembrare ininfluente ma che, se osservato con attenzione, può condurre a letture alternative della realtà che ci circonda. Lelemento processuale è centrale nel lavoro di Piscitelli, la cui pratica utilizza media eterogenei tra cui video, fotografia, installazione pittura, collage e ready-made. Allieva di Giuseppe Desiato, lartista ama definirsi figlia di Fluxus, una dichiarazione di poetica che enfatizza il vincolo fra azione artistica e sfera quotidiana, teso a intendere la vita come fenomeno estetico recuperabile.

Compianto sul Cristo Morto (2020), è unopera che appartiene alla serie delle mappe (2016 -in progress), in cui Piscitelli interviene su carte geografiche di epoche diverse, trasferendovi in scala, mediante la tecnica tradizionale a foglia doro, le aureole di personaggi prese in prestito da alcuni capolavori dell’arte antica, che sono rappresentati dallartista nellassenza dei loro corpi, per astrazione, ovvero nella loro condizione aurea, che tuttavia replica lo schema compositivo delloriginale.

 In questopera, Piscitelli interviene su una riproduzione di unantica carta nautica del Golfo di Napoli, su cui riporta in scala dodici aureole traslate dalla composizione del Compianto sul Cristo morto, opera del Maestro di Figline (1330 ca.). Questo lavoro è frutto di una ricerca sulla connessione tra superficie terrestre e cielo e tra proporzione reale e proporzione simbolica: la prima è assicurata dalla scala di riduzione della mappa geografica, usata come supporto dell’opera, la seconda dalla trasposizione su di essa delle aureole, attributo iconografico comune a varie religioni antiche nonché allarte classica, il cui uso diviene ricorrente nelliconografia cristiana e per questo immediatamente riconoscibile dallo spettatore, che è così costretto a uno slittamento spazio-temporale, prima ancora che di senso, straniante.

Giulia Piscitelli è nata a Napoli nel 1965 dove vive e lavora.
Nel 1988 incontra Al Hansen con cui collabora fino al 1994 e dal 1992 al 1994 è una delle promotrici del progetto multimediale Studio Aperto (Napoli). Collabora con la Galleria Fonti dal 2006, con la quale ha presentato cinque mostre personali.
Tra le mostre personali ricordiamo: Anime, a cura di Rita Selvaggio, Casa Masaccio, San Giovanni Val D’Arno (2019), Nella Società, in Gesellschaft, curata da Fanni Fetzer, Kunstmuseum Luzern, Lucerna (2019), Wide Rule, Kayne Griffin Corcoran, Los Angeles (2015), Intermedium, Museo MADRE, Napoli (2013), Contested Zone, CUBITT Gallery, Londra (2011), Rischi Minori, a cura di Stefano Chiodi, Fondazione Giuliani, Roma (2011), Beige, Fondazione Morra Greco, Napoli (2010), Ballhaus, a cura di Salvatore Lacagnina, RISO Museo d’Arte Contemporanea, Palermo (2008). Il suo lavoro è incluso in Refuge, Lagos Biennial 2024.
Tra le mostre collettive: Bellezza e Terrore, Luoghi di Colonialismo e Fascismo, a cura di Kathryn Weir, Museo MADRE, Napoli (2022), documenta 14, a cura di Adam Szymczyk, Atene (2017), 16a Quadriennale d’arte, Roma (2016), 54° Biennale di Venezia, a cura di Bice Curiger, (2011), When things cast no shadow – 5th Berlin Biennial for Contemporary Art, a cura di Adam Szymczyk e Elena Filipovic (2008).

Ottobre 2024